lunedì 10 settembre 2007

V-Day: Beppe Grillo globale


Devo essere sincera. Non condivido spesso i toni roboanti e spettacolari di Grillo, così come le sue affermazioni esagerate. Non sono neanche il tipo che osanna un bravo comunicatore (seppur adori l'arte di comunicare).
Devo però riconoscere a Beppe Grillo un grande merito: sta facendo arrivare un messaggio chiaro e forte alla classe politica attualmente al potere che condivido.

Allora! La smettiamo di far finta che l'Italia e il mondo siano rimasti a 20 anni fa? Ci vogliamo render conto che la democrazia sta passando da nuovi canali, che le voci corrono lungo la rete come un passaparola virale e che il vecchio teatrino della televisione ci ha stancati tutti?!.
Ci vogliamo render conto che siamo stanchi di privilegi ingiustificati ed ingiustizie che i telegiornali sanno solo buttarci in faccia TG dopo TG, tra un fatto di cronaca nera e l'altro?.



Il giorno dopo il V-Day i media tradizionali sono smarriti, non vogliono ammettere la forza di un evento che parla da solo: 300.000 firme per il referendum, la partecipazione attiva di tantissimi non solo nelle piazze italiane ma in tutto il mondo (vedi l'immagine delle bandierine di Grillo su Google map).

E' ora di capire che esiste un nuovo linguaggio, un nuovo modo di sentire. Le potenzialità che la rete offre sono una grande risorsa che molti di noi colgono con gratitudine (e meno male che esiste la rete!!!).

Quello scatolotto col tubo catodico non ci appartiene più da anni, ogni giorno nascono su internet nuovi modi di interagire ed agire e come si fa ad ignorarli??. Nuove forme di espressione del web 2.0 sono strumenti di contatto e condivisione: Flickr, MySpace, Technorati, Del.icio.us, YouTube, piattaforme blog e tanti altri... e già si parla di web semantico 3.0....
E cosa fanno i politici? si aggrappano al politichese? Grosso errore!

Il V-Day è un segnale per chi vuole interpretare i bisogni veri dei cittadini. Beppe Grillo (nonostante i toni più o meno condivisibili) ha un merito preciso: far sentire la voce di chi vuole una partecipazione politica vera, di un coinvolgimento attivo nel pieno rispetto delle regole democratiche. Chi vuole rappresentare i cittadini deve essere in grado di ascoltare il cambiamento e farsene portavoce.

1 commento:

Atinne ha detto...

Ciao Killo,

grazie 1000 per le belle parole!!!
Link ok!
:O))