martedì 19 dicembre 2006

Google dal volto umano

Google è indubbiamente il punto di riferimento indiscusso per chiunque si muova nel web per piacere o per lavoro in Italia. Ho apprezzato molto a questo proposito il post di Giorgio Soffiato su MarketingArena che solleva una domanda assolutamente legittima: "dove sta andando Google?".

Google come sottolinea giustamente Giorgio è una fabbrica incessante di idee, un laboratorio continuo in cui battere le strade più disparate contemporaneamente. E' il motore di ricerca capace di anticipare e dettare le regole sul web.

Il fenomeno Google è oggi un’istituzione vera e propria e in questi termini ha una grossa responsabilità in ogni scelta che decide di compiere. La proliferazione di Adwords e di Adsense (grande fonte di introiti per Google), il tentativo di mappare ogni cosa: images, mappe geografiche da satellite, la mano esperta che ti guida nel Web più interattivo con blogger, youtube e gmail... ci devono fare riflettere.
Il messaggio che io percepisco è “qui trovi tutto e forse più di quanto ti aspettavi”.

A volte mi sono chiesta: “chissà come sono fatti gli “uomini” e le "donne" Google. Leggeranno le email visto che non c’è neppure un indirizzo a cui contattarli?
Me lo sono chiesta soprattutto imbattendomi in un fenomeno antipatico: il bidding.

“Biddare” come definisce il grande Mauro Lupi nel suo blog significa comprare il posizionamento a fronte di una certa keyword. Quando però la keyword è la marca o il nome del tuo competitor principale si tratta di finezza per alcuni, colpo basso per altri.

Scoprire che qualcuno compra Adwords mettendo il tuo nome o quello della tua azienda è davvero antipatico. Scoprire che i tuoi utenti vedono dei link sponsorizzati di concorrenti diretti ti fa in..cavolare. L’istinto immediato è: mando una mail!! Ma navigando tra FAQ e sezioni esplicative non trovi uno straccio di indirizzo email, solo il fax. Così chiedi consiglio al tuo consulente SEO /SEM su come formulare la segnalazione. Segui tutte le indicazioni e mandi il fax di reclamo.
Ma qualcuno leggerà il fax nell’era del Web 2.0??

Bene la risposta è sì. Gli uomini e le donne di Google esistono e leggono i fax. Certo ci son volute 5 settimane (tempi un pochino lunghi per un grande protagonista del mondo Web dove l’interattività è la sua essenza), ma è bello scoprire da una cordiale email che hanno valutato il reclamo e hanno inibito l’utilizzo della keyword da parte di chi si confronta in modo scorretto.

Non so dove stia andando Google, ma l'importante è che ci sia ancora quel calore umano che fa la differenza!!!
:O)

1 commento:

Giorgio Soffiato ha detto...

Sto analizzando un pò google per la tesi specialistica che ho deciso di scrivere sul search marketing e per questo mi sto documentando il più possibile: lo scenario che si delinea è di una complessità paurosa. Non immaginavo ad esempio che il destino di molte aziende fosse legato a google in maniera imprescindibile. Se una delle famose "google dance" modifica i risultati per una certa chiave, alcune aziende rischiano il fallimento, e non scherzo. Dall'oggi al domani si trovano con il 70/80/90% dei contatti eliminati senza preavviso e la cosa fa pensare. Se un ristorante fantastico (davvero) fosse tolto da un giorno all'altro dalla guida michelin solo perchè chi la scrive ha deciso che sono cambiati i canoni di giudizio, la cosa suonerebbe un pò bizzarra, in nome dell'ottimizzazione della ricerca in google non riescono a non sacrificare qualcuno che fa le cose per bene, "effetti collaterali" che ci sono ovunque, ma che spesso creano disagio al google di turno e malumore negli osservatori. Il fatto che a Google leggano i fax è decisamente interessante, siamo comunque di fronte ad un'azienda, per quanto forte, che deve fare del CRM e soddisfare i suoi utenti perchè la classica "se google non ti piace usa un altro motore" può funzionare per una o dieci persone ma non può funzionare se è google stesso ad essere in fallo. Credo quindi che sia giusto rispondere ai fax, ed anche qualche volta fare uno strappo alla regola, speriamo che google riesca a tener dritto il timone, anche con qualche aggiustatina alla rotta non proprio ingegneristica :-)

p.s. questo blog è proprio bello